domenica 1 novembre 2009

Tu chiamale, se vuoi....

Capitato per caso a passeggiare in periferia nella serata.
Strana sensazione. Ciò che vedevo era in parte apocalittico: supermercati vuoti, strade e marciapiedi deserti, parcheggi senza auto, silenzio, alti edifici di fronte a me.
La periferia, quel magico mondo in cui piccole casette con giardino vivono di fianco a grandi gallerie e grattacieli, primi coloni di quello che presto sarà un nuovo centro di vita. Ipermercati, indicazioni per le autostrade, le fermate degli autobus e una piccola casetta di mattoni rossi.
Da quanto tempo sarà lì? Chissà, forse da una settantina d'anni. Magari il proprietario l'ha costruita con le sue stesse mani.
Le strade illuminate dalle luci giallastre si riflettono sulle macchina sparute e sull'asfalto. Per quanto innaturale, il paesaggio mi piace, mi lascia un qualcosa di sublime. Una sensazione di trasformazione, di novità che sempre ricerchiamo nella vita per non cadere nella noia.
Riguardo la casetta di mattoni rossi, le sue imposte di legno chiuse sulle finestre. Dentro è buio.
Si, l'ambiente è piacevole: speriamo rimanga così.
Poi sono tornato sulla mia strada, superando le ruspe di un cantiere.... Speriamo rimanga così...

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